F F Tribuna Libera: "Un monumento per non dimenticare queste donne cegliesi"

martedì 4 aprile 2017

"Un monumento per non dimenticare queste donne cegliesi"




Ricevo dall'avv. Rocco Suma e pubblico con molto piacere:





"Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha intitolato una sala riunioni a Paola Clemente, la bracciante agricola di San Giorgio Ionico morta di fatica nell'estate di due anni addietro e vittima del "caporalato". 

Alla cerimonia, cui era presente il marito e il presidente della Camera Laura Boldrini, si è scoperta la targa sulla quale era incisa la frase: "Perché l'impegno per la legalità e i diritti nel lavoro agricolo continui sempre. La battaglia contro lo sfruttamento e il lavoro nero chiama ognuno alle proprie responsabilità". 


Da diverso tempo mi sono chiesto come mai il nostro comune di Ceglie Messapica non abbia avvertito la sensibilità di realizzare un monumento da dedicare a tutte le vittime del caporalato. Ceglie Messapica oramai è ritenuta, purtroppo, il luogo simbolo del triste ed odioso fenomeno di sfruttamento della mano d'opera agricola, meglio conosciuto in tutta Italia come "caporalato". 

Il monumento alle vittime del caporalato di cui si chiede la realizzazione, sarebbe un utile anche se forse tardivo riconoscimento e testimonianza alle diverse immani tragedie che hanno riguardato alcune nostre giovani concittadine braccianti morte andando a lavoro nei campi a fine anni 70".

Rocco Suma






Sono cinque donne cegliesi morte per caporalato. Due tragedie simili, una nel 1980 e una nel 1991. Pompea Argentiero (anni 16), Lucia Altavilla(17), Donata Lombardi (23), Cosima Valente (36), Domenica Abruzzese (47), braccianti agricole morte in incidenti stradali mentre viaggiavano, accalcate le une sulle altre, su pulmini che avrebbero dovuto contenere al massimo 9 persone.



Sottoscrivo la proposta dell'avv. Suma e vi invito a dare la vostra adesione con un "mi piace" su questa pagina Facebook dal titolo "Un monumento per non dimenticarle":







"Un monumento per non dimenticare queste donne cegliesi"