F F Tribuna Libera: Lo scontro finale nella destra cegliese

venerdì 30 agosto 2013

Lo scontro finale nella destra cegliese





L'altra sera, come sapete, c'è stata la resa dei conti tra le due  correnti del centrodestra cegliese. Mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio approvata ed elezioni del nuovo presidente. Il risultato è il prevalere della corrente caroliana e la defenestrazione del massimo rappresentante (e politicamente più anziano, la prima volta che entrò in Consiglio era il 1993) di quel che resta del Pdl cegliese.  

La fotografia della situazione attuale a destra vedrebbe quindi il prevalere su tutti i fronti dei caroliani: fa riferimento a loro la totalità degli assessori e la maggioranza in Consiglio, grazie al "soccorso bianco" degli ex oppositori targati Udc. Il Pdl, ormai all'opposizione, resterebbe saldamente nelle mani dei ciraciani, anche perchè tutti i sostenitori dell'attuale amministrazione ne sarebbero stati espulsi.  Ma dite che è tutto finito? Non è detto.

Non stiamo parlando del ricorso al Tar contro quanto è avvenuto mercoledì notte. Parliamo di scenari politici futuri, a breve. Perchè potrebbe esserci un ulteriore passaggio, fondamentale. Nel breve-medio periodo ci saranno appuntamenti politici importanti: le elezioni comunali tra un anno e mezzo e, soprattutto, c'è l'ipotesi che si vada anche ad elezioni politiche anticipate. Nel frattempo pare che Berlusconi, tra un guaio giudiziario e l'altro, abbia deciso di chiudere definitivamente il Pdl e giocarsi politicamente il tutto per tutto con la riesumazione della vecchia Forza Italia. 




Anche a Ceglie dunque si ripartirebbe da zero, tornando indietro al 1994. E non è escluso che potrebbe esserci un "colpo di scena". Se è vero che i caroliani sono stati espulsi dal Pdl, ora che il Pdl non esisterà più, che tutti gli attuali vertici da Roma in giù saranno azzerati, cosa impedirebbe loro di aderire tutti al nuovo partito berlusconiano (compreso qualche gruppetto collaterale di giovani, sinistri pentiti e associazioni varie), diventare maggioranza in Forza Italia e rendere i ciraciani minoranza nel loro stesso partito? Questo completerebbe l'opera di "carolizzazione" del centrodestra cegliese. Al netto del risultato del nuovo partito a livello nazionale, viste le difficoltà serie del Cavaliere di Arcore.

Per questo la vera battaglia interna alla destra cegliese non è finita, inizia invece ora il secondo tempo, quello che sarà il più duro, senza esclusioni di colpi e che noi cittadini (insieme alla nostra pazienza) dovremo subire sulle nostre teste, nei prossimi mesi. Riguardo alla destra, per noi una fazione vale l'altra, e il giudizio politico è pessimo verso entrambe. Cambiano le sigle ma, gira e gira, sono sempre loro, inamovibili. 

Ma stavolta passeranno, è l'ora del tramonto. Nel frattempo lavoreremo per una Ceglie diversa, migliore. 







Vogliamo aria fresca.




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