F F Tribuna Libera: Centro raccolta materiali: La smentita

sabato 29 giugno 2013

Centro raccolta materiali: La smentita





Alcuni giorni fa, il Quotidiano faceva il punto sulle indagini della magistrtura sul centro raccolta materiali realizzato a Ceglie due anni fa. La notizia era del rinvio a giudizio di tre persone con l'accusa di lottizzazione abusiva e abuso edilizio in concorso. Nell'articolo leggevamo questa ricostruzione.

"La realizzazione di un centro per la raccolta di rifiuti ingombranti era all'ordine del giorno già dai tempi della vecchia amministrazione guidata dal sindaco Pietro Federico che, a giugno 2009, individuò ben tre siti dalle caratteristiche idonee ad ospitare la struttura che oggi sorge sulla via provinciale per Francavilla, nella zona industriale della città. Fu all'epoca che la vecchia amministrazione dispose un sopralluogo al fianco dei tecnici incaricati dall'Ato, al termine del quale fu individuato l'attuale sito come quello idoneo per la realizzazione del centro. per due caratteristiche su tutte: la distanza dal centro abitato, che avrebbe garantito le misure igieniche del caso, e la proprietà comunale dell'area. 

Ciò nonostante, dopo qualche tempo, la vecchia giunta dirottò le proprie scelte verso un ulteriore sito, di proprietà di un privato imprenditore: repentino cambio di destinazione rimasto senza conseguenze ... Da lì a breve infatti l'esito della competizione elettorale determina un passaggio di testimone, mandando a casa Federico & co., a palazzo l'attuale Caroli che, con una ordinanza ad hoc, fa ricadere la propria scelta nuovamente sul sito di via Francavilla. Un lungo carteggio tra la ditta e l'amministrazione comunale dimostra l'urgenza di realizzare il centro di raccolta rifiuti, previsto fra l'altro nel capitolato d'appalto. L'allora capo dell'Ufficio tecnico Sergio Attolini, dà il proprio assenso, sulla scorta di un paio di considerazioni di massima, innanzitutto quella che se l'opera fosse stata realizzata su terreno privato sarebbe stato necessario espropriare, indennizzare il proprietario e dunque diluire di molto i tempi dell'operazione. 

Restava il problema della destinazione d'uso della zona. Non essendo ancora stato adottato il Piano urbanistico generale, Attolini sottoscrive una autorizzazione edilizia provvisoria, per opere rigorosamente temporanee, obbligando tra l'altro la ditta a versare una fideiussione di 15 mila euro con l'impegno di rimuovere la struttura alla scadenza dell'autorizzazione, pena la perdita della somma. Le cautele adoperate dal tecnico non convincono l'opposizione che presenta un espoto alla magistratura determinando l'apertura del fascicolo in questione".



Rispetto a questa ricostruzione dei fatti è giunto un comunicato di smentita da parte dell'ex assessore Rocco Argentiero, che riporto di seguito:

"In riferimento all'articolo relativo al centro raccolta materiali, in qualità di ex assessore all'ambiente  della Giunta Federico,  ritengo indispensabile chiarire alcune situazioni che sono state presentate in modo completamente difforme dalla realtà.  Al fine di ristabilire un minimo di verità e  sgomberare  il campo da  una rappresentazione dei fatti che forse è solo nella mente di qualcuno  riporto di seguito tutti gli  atti prodotti dalla Giunta Federico in ordine cronologico ed in modo dettagliato relativamente al Centro Raccolta Materiali.

Con delibera 224 del 26/10/2009 la Giunta individuava l'area ex depuratore sita in contrada Mesola, nel vigente Pd.F quale “impianto terminale fognatura” per la realizzazione del Centro Raccolta Materiali al fine di partecipare ad un finanziamento regionale.

Con delibera 250 del 12/11/2009 la Giunta individuava una ulteriore area su Via del Lavoro “facendo salve tutte le procedure necessarie per conferire all'area in questione la destinazione urbanistica necessaria”. Trattasi proprio della variante urbanistica che il consiglio comunale avrebbe dovuto approvare e sottoporre alla Regione, per evitare l'abuso edilizio.

Con delibera 273 del 1/12/2009 la Giunta revocava la delibera 250, considerato che in data 27/11/2009 il consorzio ATO BR2 aveva approvato e successivamente trasmesso alla Regione, al fine di partecipare al finanziamento previsto, un progetto per la Realizzazione del Centro Comunale di Raccolta Rifiuti ritenendo idonea l'area ex depuratore sita in c.da Mesola.

Di quel progetto e di quel finanziamento, che avrebbe dato alla città la possibilità di risanare e bonificare un'area abbandonata nessuno sa più niente . E' evidente che non c'è mai stato da parte della vecchia giunta alcuna scelta verso un sito di proprietà di un privato imprenditore ne vi è mai stato alcun atto amministrativo che conferma questa ipotesi.

Pertanto far balenare l'ipotesi che la realizzazione dell'opera su terreno privato (fatto inesistente)  sarebbe significato espropriare  un terreno ed indennizzare il proprietario è falso e presenta  uno stato di cose lesivo dell'attività amministrativa della Giunta Federico. Questi sono i fatti e gli atti, il resto appartiene solo e soltanto alla fantasia di qualcuno, ci si augura che per il futuro le informazioni attinenti l' attività amministrativa prodotta nel passato vengano assunte per il tramite dei diretti interessati e/o dalla consultazione degli atti amministrativi".

 Rocco Argentiero (consigliere comunale )


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