F F Tribuna Libera: "La torre del castello torni ai cittadini cegliesi"

venerdì 29 marzo 2013

"La torre del castello torni ai cittadini cegliesi"






Questo che potete leggere di seguito è il documento che è stato consegnato dai consiglieri comunali del centrosinistra alla stampa questa mattina.



In data 22 giugno 1985, con Ordinanza N° 9933, il Sindaco pro tempore del Comune di Ceglie M.ca intimava a Verusio Carlo, Pierfrancesco e Stefania, nella loro qualità di comproprietari di parte del Castello Ducale, di eliminare il pericolo incombente sulle vie circostanti, rappresentato dall’accentuata compromessa staticità della Torre Quadrata.

In presenza di un’inottemperanza dei comproprietari, l'Amministrazione Comunale effettuava detti lavori di consolidamento, sostenendo la spesa complessiva di Lire 589.359,29 in sostituzione dei comproprietari inadempienti.

Con ricorso del 27 febbraio 1991 l’Amministrazione Comunale chiedeva al Presidente del Tribunale di Brindisi di emettere decreto ingiuntivo nei confronti dei comproprietari in solido per il pagamento di detta somma, oltre agli interessi.

Con sentenza n.125/2006 la Corte d'Appello di Lecce condannava in solido i germani Verusio al pagamento, al Comune di Ceglie Messapica, la somma di circa Euro 635.903,11.

In data 18/10/2006 l’Avvocato Francesco Zacà del Foro di Lecce appositamente nominato dalla Giunta Federico notificava atto di precetto e successivo atto di pignoramento con conseguente istanza di vendita forzata.

La Corte di Cassazione, prima sezione civile, in data 29 febbraio 2008 rigettava definitivamente il ricorso proposto da Verusio Carlo e Pierfrancesco in accoglimento delle tesi difensive, svolte nell'interesse del Comune di Ceglie Messapica da parte dell’Avvocato Francesco Muscatello del Foro di Bari, anch'esso nominato nel 2006 dalla Giunta Federico.

In data 7 agosto 2008 perveniva al Comune di Ceglie M.ca una nota del Ministero per i Beni Culturali con la quale si portava a conoscenza dell’ente che una quota indivisa del Castello Ducale (Torre e altri locali) era stata trasferita ad una società denominata Kailia srl con sede in Napoli e costituita il 10/07/2008 per l'importo di Euro 430.000,00.

In data 11 agosto 2008 il Comune diffidava il Sig. Verusio Pier Francesco e la Kailia srl ad astenersi da qualsiasi ulteriore atto di disposizione del bene oggetto di pignoramento, con espressa riserva, in ogni caso, di ogni più opportuna azione a tutela del bene oggetto a tutela dei diritti vantati dal Comune di Ceglie Messapica.

In data 13 agosto 2008 il Ministero per i Beni Culturali dava ragione all’Amministrazione Comunale e comunicava che la precedente nota del 7 Agosto era da considerarsi decaduta.
In poche parole grazie alla determinazione della Giunta di Centrosinistra e alle capacità professionali dell' Avvocato Comunale Grazia Vitale, in una giornata di Agosto, si riuscì a sventare una vendita strana e avventata, che avrebbe potuto scippare per sempre al Comune di Ceglie e quindi ai cegliesi la proprietà della Torre del Castello.

A partire dal 2008 la Torre del Castello è stata oggetto di una serie infinite di vendite all’Asta presso il Tribunale di Brindisi che puntualmente sono andate deserte.
Infatti, da una perizia di stima iniziale che superava 1.200.000 Euro, alla prossima asta, fissata dal Giudice fallimentare per il 12 giugno 2013, il valore del bene è stato ridotto a Euro 448.561,88.

Nel 2009 l’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica ritenne opportuno predisporre una valutazione sulle condizioni statiche di sicurezza del Castello Ducale ragion per cui con Determina n. 423 del 30.06.2009 fu dato incarico allo Studio Vitone & Associati di espletare un’indagine preliminare di verifica delle condizioni statiche del torrione e del mastio del Castello Ducale.
I tecnici incaricati constatavano la presenza di significativi segni di dissesto delle strutture murarie: particolarmente evidenti in corrispondenza dei fronti della monumentale torre merlata e nella parte centrale di uno dei lati della torre (via P. Elia) notavano una marcata lesione ad andamento verticale.

Gli stessi tecnici evidenziavano la necessità di sottoporre il torrione del Castello ad un monitoraggio strumentale al fine di controllare l’evoluzione nel tempo dell’attuale quadro fessurativo e segnalare eventuali situazioni di pericolo. La proposta dell’effettuazione del monitoraggio rispondeva ad una prioritaria necessità, che nelle more dell’approfondimento delle problematiche statiche, che richiedevano tempi non certamente brevi, costituiva l’unica ragionevole misura cautelare da porre in atto per garantire il costante controllo della situazione ed evitare rischi per la pubblica incolumità.

L’Amministrazione Caroli non ha ritenuto dare continuità amministrativa alla verifica sulle condizioni statiche di sicurezza del Castello Ducale, determinata dai precedenti atti tecnici ed amministrativi, ma con Determina 696 del 30/12/2011 affidava all’arch. Luisa Parisi solo un incarico per il rilievo geometrico dell’intera struttura (Torre del Castello Ducale compresi edifici e strutture adiacenti).

A distanza di oltre 1 anno nessuna iniziativa è stata intrapresa a salvaguardia della struttura e a garanzia dell'incolumità pubblica con l'aggravante che siamo venuti a conoscenza che ultimamente si sono verificati all’interno della torre del Castello alcuni crolli che destano serie preoccupazioni inerenti alla sicurezza statica dello storico edificio della nostra città.

Si rende necessario a nostro avviso, determinare una seria ed efficace azione amministrativa finalizzata alla salvaguardia del Castello Ducale ed evitare rischi per la pubblica incolumità.
A nostro avviso, interpretando la volontà sempre più diffusa dei cittadini cegliesi, riteniamo che non sia più rinviabile l'acquisizione da parte del Comune di Ceglie Messapica di tutti i beni pignorati e sottoposti ad asta pubblica (Torre e locali adiacenti).

Il Comune di Ceglie M.ca ad oggi risulta creditore nei confronti dei comproprietari germani Verusio della somma di circa 700.000 Euro, il valore a base d'asta dei beni posti in vendita è inferiore al credito vantato, ragion per cui riteniamo che ci siano tutte le condizioni favorevoli affinché l’Ente possa chiedere al giudice l'assegnazione dei beni (Torre e locali adiacenti) anche in virtù del diritto di prelazione.

Pertanto chiediamo che da subito il Sindaco attivi tutte le procedure affinché il nostro Comune finalmente possa venire in possesso della Torre del Castello, recuperando parte del credito vantato mediante l'acquisizione di quanto pignorato ed attivando altra procedura esecutiva nei confronti dei Germani Verusio per il recupero del residuo credito insoddisfatto.


Ceglie M.ca lì 29/03/2013


I consiglieri comunali del centrosinistra.

Rocco Argentiero 
 Tommaso Argentiero 
 Donato Gianfreda 
 Nicola Trinchera





AhiCeglie ha documentato il tutto con un video





"La torre del castello torni ai cittadini cegliesi"