F F Tribuna Libera: CROLLO DELLE PRESENZE TURISTICHE A CEGLIE

sabato 21 giugno 2014

CROLLO DELLE PRESENZE TURISTICHE A CEGLIE


CLICCA QUI PER LEGGERE LA TABELLA CON I DATI UFFICIALI

(che qualcuno continua a contestare)

Clicca qui per i dati 2012

Clicca qui per i dati 2013



Intanto girano in rete foto della piazza riempita da Capossela per tentare di dimostrare la non attendibilità dei dati. Da precisare che i dati si riferiscono alle presenze nelle attività ricettive cegliesi (alberghi, B&B, ecc.), non alle persone in piazza in alcune sere (a proposito, molto bello quel concerto).


Ma veniamo al post:



Ne abbiamo parlato qualche tempo fa. Ai primi di aprile, Francesco Nacci aveva parlato dei dati che fotografavano purtroppo una pesante battuta d'arresto per il turismo a Ceglie pur in un quadro di forte crescita complessiva della nostra provincia. (Rileggi il post)
Ora il Consorzio turistico "Apulia" ci fornisce quelli ufficiali: i dati sono della Regione Puglia-Ufficio Statistico. Il report (link) e l'analisi (sempre di "Apulia") rispetto a Ceglie, potete leggerli qui sotto e nel link al testo integrale.




Nel 2013 Ceglie Messapica (rispetto ai dati del 2012) ha visto un calo delle presenze turistiche pari a - 26.54% (circa 5mila in meno) e un calo degli arrivi pari a -35.75%. Circa 1 milione di euro in meno rispetto all'anno precedente. Sono dati preoccupanti per la nostra economia che da tempo punta molto sul turismo e la ricettività.


Questa è l'analisi:

"Ceglie Messapica: purtroppo quella che una volta era considerata una delle regine nascenti del turismo della valle d’itria e la regina indiscussa dell’enogastronomia provinciale e non solo, ha subito la peggiore battuta di arresto dell’intera provincia: -35,75% di arrivi e -26,54% di presenze rispetto al 2012 dopo anni di incrementi a doppia cifra sono un dato obiettivamente preoccupante, che con queste percentuali di decremento evidentemente richiamano un problema di sistema, della capacita’ di essere attrattiva per questa ridente cittadina: perse di botto quasi 6.000 presenze. 

Ceglie aveva registrato nel 2012 nei suoi hotel, agriturismi, b&b, affitacamere trulli e masserie quasi 22.000 presenze, frutto di un incremento quasi costante dal 2006/2007 in avanti, ma nel 2013 le presenze si sono fermate a 16.020 ovvero quasi 6/700.000 € in meno di risorse rilasciate su questo territorio dai turisti. il dato negativo e’ in netta controtendenza rispetto al dato provinciale e regionale, un vero peccato per la bella cittadina messapica, che vede perdere turisti nonostante gli sforzi economici non da poco messi in campo dall’amministrazione in questi anni, ma che evidentemente concerti e rassegne non hanno saputo dare una spinta al turismo un po di nicchia finora raccolto dalla città che si era costruita nel tempo una identita’ precisa puntando su asset precisi quali l’enogastronomia di qualita’, la tranquillita’ del centro storico e della campagna, gli eventi enogastronomici e culturali costanti durante l’anno. tali nuove politiche di marketing turistico seppur nel lungo periodo hanno probabilmente “spostato” e forse “disorientato” i turisti affezionati a Ceglie. unica nota positiva il settore della ristorazione che riesce ancora invece ad attirare ai propri tavoli anche i turisti che soggiornano nei comuni e province limitrofe. Quindi si dorme a Ostuni, Fasano, Carovigno e Cisternino (ma anche a Alberobello e Martina Franca) e poi si mangia a Ceglie: un vecchio schema, purtroppo un bel passo indietro, visto l’enorme crescita di offerta di posti letto in citta’ con nuove e prestigiose masserie, trulli, bb nuovi hotel e ospitalita’ diffusa".




La posizione del forum di cittadini di centrosinistra "In Movimento":


Abbiamo letto con forte preoccupazione i dati resi noti sull'allarmante crollo delle presenze turistiche nella nostra città relative al 2013. All'impatto scenografico delle migliaia di persone presenti a un numero limitato di grandi eventi estivi che tutti noi abbiamo riscontrato con soddisfazione fanno da contraltare i numeri severi e pesanti della crisi delle presenze turistiche, con una perdita di entrate pari a 1 milione di euro per la nostra economia cittadina, che sul turismo e il relativo indotto, basa buona parte della sua forza e del suo buon nome. 

E' un amaro risveglio, una disfatta che non possiamo accettare e rispetto a cui chiediamo ai nostri amministratori da subito un impegno serio e concreto per invertire la rotta. Passare dalla propaganda ai fatti. La politica si interroghi subito e senza esitazione, sulle cause di questa debacle. E' necessario attuare subito una destagionalizzazione del turismo (che non è solo quello estivo), sulla necessità di creare un forum di figure del settore, associazioni di categorie, professionisti della comunicazione, esperti di digital pr, imprenditori della ristorazione e delle strutture ricettive per poter creare un brand spendibile; organizzare le manifestazioni principali seguendo un progetto efficace e non last minute (es. Ceglie Food Festival). 

Non possiamo arroccarci su noi stessi, ma è fondamentale aprirsi alla collaborazione con tutte le realtà a noi vicine, programmare insieme, ragionare in termini sovra-comunali, oltre le nostre mura, nell'interesse di tutte le nostre realtà cittadine. E' il momento dei fatti, non delle parole. Fare turismo vuol dire amare, rispettare, curare, innovare il proprio territorio.


IN MOVIMENTO
Cittadini in rete per una Ceglie migliore



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