F F Tribuna Libera: RASSEGNA STAMPA

martedì 19 giugno 2012

RASSEGNA STAMPA


L'articolo di Antonello Laveneziana, da SenzaColonne di oggi, martedì 19 giugno.







CEGLIE MESSAPICA – “Dei 70 alberi scaricati nel sito di raccolta acque piovane, solo 40 sono stati piantati. Gli altri trenta dove sono andati a finire? Si sono persi per strada? Eppure ogni albero è costato diverse centinaia di euro, per un totale di ben 27.000 euro”. È questo, in sintesi, il duro commento del centrosinistra di Ceglie Messapica su questa singolare vicenda che ha anche ispirato diverse storie e commenti a riguardo.

Ancor prima di essere acquistati, furono scaricati da un grande camion settanta giovani alberi che, subito, si ritrovarono magicamente già piantati. Ma i miracoli non si fermarono lì : questi famosi alberi riuscirono a ‘diventare’ meno di quaranta e per di più ‘trasformarono’ le loro foglie verdi in ‘foglie d’oro’. Fu un vero prodigio, costato appena 27.000 euro; un vero affare per i cittadini di quella magica città”.
Sembrerebbe una fiaba ambientata in una città incantata ma questa, a quanto pare, è la storia vera degli alberi piantumati a Ceglie Messapica nella zona del sito di raccolta dell’acqua piovana, difronte al supermercato Dok (ex Gs) in via Emilio Notte.

Ma al racconto fiabesco bisogna fare purtroppo alcune correzioni: si tratta di alberi pagati con ben 27.000 euro dei cittadini cegliesi, non con pochi spiccioli; gli stessi alberi sono stati piantati prima che ci fosse un atto amministrativo (la determina con cui, nello stesso momento, si è deciso di acquistarli, di fare l’acquisto e di liquidare la fattura è datata 30 maggio 2012, quindici giorni dopo l’arrivo e la successiva piantumazione degli alberi); gli alberi scaricati il 15 maggio erano settanta, ma attualmente, se qualcuno volesse prendersi la briga di contarli, ne troverebbe meno di quaranta; e di questi alberelli alcuni hanno già le foglie secche.
Ma ora ricapitoliamo un po’ i fatti. I lavori di adeguamento della rete di fognatura pluviale nella zona sud-ovest dell’abitato cegliese avevano reso necessaria la realizzazione di una vasca di raccolta delle acque e, per la definitiva sistemazione di questo sito, il Comune aveva pensato bene di piantumare alberi e siepi.

Pertanto si è proceduto, mediante indagine di mercato, all’individuazione di tre ditte specializzate nel settore.
Quindi il 5 aprile sono state inviate le lettere di invito alle ditte scelte per l’offerta di fornitura, per un importo a base d’asta pari a 29.768,26 euro, con la richiesta di 70 alberelli e 1000 siepi.
Il 18 aprile è stata affidata la fornitura al Vivaio Vincenzo Cantatore di Ruvo di Puglia (la stessa ditta fornitrice, nel dicembre 2011, dell’albero di natale e di altri arbusti) per aver offerto il prezzo di 26.761,43 euro, comprensivo di iva, oneri per il trasporto e consegna presso il Comune di Ceglie Messapica.
Il 15 maggio la ditta aggiudicataria della fornitura ha scaricato i 70 alberi e le siepi presso il sito e il tutto è stato verbalizzato da un incaricato del Comune.

Infine il 30 maggio, con determina 341, il responsabile dell’Area Lavori Pubblici, l’ingegnere Michele Maurantonio, ha approvato il verbale di gara relativa alla fornitura di piante arboree di varietà assortita al Vivaio Vincenzo Cantatore di Ruvo di Puglia per aver offerto il prezzo di 26.741,43 euro sull’importo a base d’asta di 29.768,26 euro; ha liquidato la somma di 26.741,43 euro; inoltre ha dato mandato all’Ufficio di Ragioneria di procedere al pagamento della fattura emessa dal Vivaio Cantatore mediante bonifico bancario.
Questa vicenda è ormai da diversi giorni nel mirino dei consiglieri comunali del centrosinistra, Rocco Argentiero, Tommaso Argentiero, Donato Gianfreda e Nicola Trinchera, che continuano a criticare aspramente la gestione amministrativa del Responsabile comunale dell’Area Lavori Pubblici, l’ingegner Michele Maurantonio.

Solo il 30 maggio 2012 – attaccano gli esponenti dell’opposizione – quindici giorni dopo la fornitura, trentacinque giorni dopo le lettere di invito alle tre ditte e trentatré giorni dopo l’espletamento della gara, con una determina (la famosa 341) che sembra essere una sanatoria tombale, il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici ha evidenziato che c’era stata una procedura di gara e aveva approvato il verbale aggiudicando la fornitura al Vivaio Cantatore di Ruvo di Puglia per 26.768,26 euro. Il tutto – sottolineano i consiglieri di centrosinistra – era già avvenuto giorni prima, anzi alcuni alberi erano nel frattempo seccati e, comunque, pur contandoli più volte, non riusciamo ad arrivare al numero di 70”.

Vogliamo evidenziare, pertanto, i nostri dubbi su tutta la procedura di gara a partire dall’indagine di mercato per la individuazione delle ditte e sul prezzo messo a base d’asta – aggiungono i quattro consiglieri – Riteniamo che la determina del 30 maggio sia illegittima, priva di fondamento e giustificazioni amministrative, poiché approva ‘ora per allora’ una procedura che necessitava invece di atti pubblici preventivi”.
Infine i consiglieri comunali del centrosinistra denunciano “il metodo clientelare portato avanti dalla Giunta Caroli con la collaborazione di irresponsabili funzionari che per l’ennesima volta con approssimazione e superficialità continuano a sperperare con facilità denaro della collettività” e concludono chiedendosi se “il sindaco avrà la forza e il coraggio di rispondere” alle loro domande. “Noi crediamo che il Comune ha subito un danno economico notevole – concludono – Tireremo fuori i documenti e chiederemo conto dello sperpero di danaro pubblico da parte di inaffidabili funzionari”. Evidentemente il motto è, purtroppo, sempre lo stesso: “Ma noi vogliamo spendere molto di più”.





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